sam altman, il ceo di openai, ha rivelato in una recente intervista che chatgpt ha raggiunto un passo avanti da 1 a 10, ed è probabile che l'evoluzione da 10 a 100 accelererà ulteriormente. altman ha discusso dell'evoluzione dell'ia dai chatbot all'intelligenza artificiale generale (agi) con vinod khosla, il fondatore di sun microsystems, e ha previsto che porterà cambiamenti importanti senza precedenti alle attuali aziende della fortune 500. altman ha sottolineato che l'industria del software sarà fondamentalmente ricostruita in futuro. gli utenti dovranno solo spiegare le loro esigenze in linguaggio naturale, e l'ia genererà immediatamente applicazioni complete, minacciando il collasso del tradizionale modello di business saas.
altman ha enfatizzato che l'ia penetrerà nella maggior parte dei campi della conoscenza, ma i lavori che richiedono connessioni emotive rimarranno irrimpiazzabili. prendendo l'educazione come esempio, ha sostenuto che, sebbene l'ia possa trasmettere più conoscenza, non può replicare la motivazione emotiva degli insegnanti umani. per quanto riguarda la velocità dello sviluppo tecnologico, altman ha suggerito che le capacità dell'ia potrebbero fare un "salto da 10 a 100" nei prossimi 18 mesi, e gpt-6 potrebbe raggiungere prestazioni 10 volte superiori a quelle di gpt-5. questo progresso si rifletterà non solo sugli algoritmi, ma anche sulle innovazioni in tutta la catena industriale, come lo sviluppo di chip di accelerazione dell'ia e la costruzione di data center.
per quanto riguarda gli investimenti aziendali, altman ha proposto che gli investitori dovrebbero concentrarsi su nuovi campi promossi dall'ia piuttosto che imitare i modelli esistenti. ha rivelato che openai è stata inizialmente fondata come istituto di ricerca, ma è passata allo sviluppo di prodotti dopo aver scoperto la legge della scalabilità. ha anche spiegato che chatgpt è emerso da un esperimento di interazione profonda con gli utenti utilizzando gpt-3. per quanto riguarda l'accessibilità dell'ia, altman ha sostenuto di evitare il monopolio tecnologico attraverso la diffusione di strumenti a basso costo e la democratizzazione della potenza di calcolo. ha ritenuto che l'ia promuoverà in definitiva l'uguaglianza sociale piuttosto che esacerbare le divisioni.